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Biografia |
CHRISTOPH HAAS UN MUSICISTA DEDICATO AL RITMO E ALLE PERCUSSIONI |
Dopo una carriera come batterista di musica rock e
jazz Christoph Haas è andato alla ricerca delle radici del ritmo e delle
origini della musica. Ha studiato in Africa, India, America Latina e in
Sud Italia. |
ALCUNE RECENSIONI "Christoph Haas, che dopo aver militato come batterista in numerosi gruppi tedeschi di jazz e rock da ormai vent'anni insegue le radici del ritmo su qualunque strumento possibile - tamburi e congas, maracas e berimbao, bodhràn e bendir - e in qualsiasi anfratto del globo queste si annidino: in Africa e in Brasile, in India e Italia del sud. Per riproporle, poi, in concerti e seminari aperti a centinaia di persone: principianti, soprattutto, ma anche impeccabili professionisti." (Roberto Gatti, "Espresso") "Di origini tedesche e curriculum multietnico, il percussionista Christoph Haas è considerato tra i musicisti più originali del panorama musicale internazionale. Famoso per la sua capacità di scandagliare le potenzialità ritmiche e melodiche di percussioni arcaiche ed essenziali, Christoph Haas propone performance soliste di grande coinvolgimento, grazie alla ricerca di combinazioni sonore tecnicamente sofisticate, ma fluide e naturali." (Corriere della Sera) "Un ponte tra le culture native e la sensibilità dell'Occidente. Un concerto a metà strada fra spettacolo e rituale." (La Repubblica) "Serata alla ricerca dell'uomo perduto con Christoph Haas, ricercatore appassionato e musicista virtuoso, famoso nel mondo per le sue percussioni arcaiche ed essenziali, ma nel contempo magicamente colorite e melodiche. E sul palco, in questa solo-performance, Haas non é solo: echi di millenni lo avvicineranno a tutta l`umanità." (L'Avvenire) "Christoph Haas, stregone dei tamburi e di arcaici strumenti a corda, sicuramente tra le personalità più interessanti della scena europea." (L'Unione Sarda) ”Il Ritmo è una sorta di formula universale, una lingua comune a tutti i popoli. E il lavoro di Christoph Haas ne è una dimostrazione. Trae spunto dal materiale sonoro proveniente dall’ambiente arabo - africano, dall’India e dal Sud America . Su questo materiale improvvisa , danzando e cantando. Si ha l’impressione che riesca a trasmettere al tamburo la capacità di respirare, e che anch’esso si metta a cantare.La sua musica è chiara e piena di sentimento. Possiede forza rituale. E’ ricca nella semplicità. Emana un’energia originaria e vitale. Aumenta di intensità in modo impercettibile per fermarsi e restare delicatamente sospesa, raggiungendo una sorta di trance poetica. Incanta e risveglia i sensi. E’ natura che respira e fonte di stimoli complessi, che fanno emergere anche l’eroticità del tamburo. Egli è lo sciamano sorridente e conoscitore, che si copre talvolta il viso con il tamburo, trasformandolo in una maschera che ci parla degli antenati del mondo. Ci propone i tamburi a cornice in tutta la loro ricchezza, cogliendone sia la virtuosità e intensità ritmiche, sia la straordinaria pienezza del suono che, partendo da singole ”note” raggiunge ”accordi” ricchi di sovratoni, o si estende fino all’intensa compattezza ed arcaicità di un gong.” (Hansdieter Werner, GEA) ”Semplicemente complesso.” (Stuttgarter Zeitung) |
II ritmo dell'architettura |